Normative

SD-Parma opera attraverso un’assistenza tecnico-normativa
e una procedura di certificazione delle macchine di aziende clienti
nel rispetto di tutte le normative nazionali e internazionali.

Di seguito un elenco non esaustivo contenente le leggi, le direttive e le norme tecniche maggiormente prese in esame.

D.Lgs 81/2008
Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL)

Il decreto, a validità nazionale e in vigore dal 9 aprile 2008, ha introdotto un sistema di gestione della sicurezza e della salute di tipo preventivo attraverso:

  • Un processo di valutazione dei rischi di tipo analitico, che consenta di individuare i vari pericoli in grado di provocare danno e/o disturbo alla sicurezza dei lavoratori;
  • Un processo di riduzione al minimo possibile dei rischi individuati, attraverso la progettazione di misure di implementazione della sicurezza e la formazione e informazione costante di tutto il personale;
  • Il controllo periodico dei provvedimenti presi, con la conservazione e l’archiviazione di tutta la documentazione accertante la gestione della prevenzione;
  • L’elaborazione di una strategia aziendale che tuteli il sistema di gestione della sicurezza con l’obiettivo di un miglioramento continuo.

Il TUSL ha abrogato, tra gli atri:

  • DPR 547/1955
  • DLgs 626/1994
  • DLgs 494/1996

Le direttive:

Dir 2006/42/CE (recepimento italiano: D.Lgs del 27 gennaio 2010, n. 17) Direttiva Macchine

La direttiva europea che definisce in materia di sicurezza e salute pubblica i requisiti essenziali che le macchine devono avere dalla fase di progettazione all’immissione sul mercato, quindi nella fase di utilizzo.
Tutte le macchine rientranti nella giurisdizione della Direttiva Macchine e immesse sul mercato dopo l’entrata in vigore della stessa direttiva devono riportare la targhetta della marcatura CE e devono essere accompagnate da un’adeguata documentazione, composta di:

  • Fascicolo tecnico
  • Dichiarazione di conformità
  • Manuale d’uso e manutenzione
  • Marchio CE.

Altre direttive importanti per la certificazione di macchine e impianti industriali sono le seguenti, relative a macchinari, per esempio, funzionanti ad alta pressione, oppure impianti elettrici o elettronici oppure ancora macchinari e impianti soggetti ad atmosfera esplosiva:

Come la Direttiva LVD non definisce standard tecnici specifici, ma fa riferimento alle norme tecniche. Questa direttiva si applica ad ogni apparecchio o impianto fisso e ne disciplina la sua compatibilità elettromagnetica.

Direttiva ATEX (dal francese ATmosphère EXplosible): 2014/34/UE

La direttiva regolamenta la progettazione e la costruzione di macchine e impianti che andranno posizionati in area con atmosfera potenzialmente esplosiva. Per quanto concerne l’utilizzatore di macchine e impianti in atmosfera potenzialmente esplosiva esiste un’altra direttiva specifica: la 99/92/CE.

La LVD non definisce alcuno standard tecnico specifico, facendo piuttosto riferimento alle norme tecniche che devono essere seguite, invece, in maniera scrupolosa. I prodotti conformi alla direttiva bassa tensione devono essere accompagnati dalla marcatura CE.
La direttiva è la risultante della Direttiva del Consiglio 73/23/CEE (sui criteri di sicurezza dei materiali e delle attrezzature) e delle modifiche introdotte dalla Direttiva del Consiglio 93/68/CEE (che introduce l’obbligo di marcatura CE).
I prodotti elettrici ed elettronici soggetti a questa direttiva sono esclusi dal campo di applicazione della Direttiva Macchine 2006/42/CE).

Direttiva PED: 2014/68/UE (Pressure Equipment Directive)

Disciplina la progettazione, la costruzione, l’equipaggiamento e l’installazione in sicurezza di apparecchi in pressione, quindi tubazioni, valvole idrauliche e recipienti con una pressione superiore a 0.5 bar. L’esclusione o meno dall’applicazione della norma è anche funzione del volume della strumentazione.

Le norme tecniche:

Le direttive sono atti di diritto emanati dall’Unione Europea che prescrivono iter di certificazione e procedimenti di valutazione dei rischi con l’intento di armonizzare le normative degli Stati Membri.

Il fabbricante di una macchina che rientra nel campo di applicazione della Direttiva Macchine deve soddisfare i Requisiti Essenziali di Sicurezza (R.E.S.) prescritti dalla Direttiva. A tal fine, possono essere adottate le prescrizioni e le soluzioni fornite dalle norme tecniche armonizzate alla Direttiva che garantiscono la presunzione di conformità ai requisiti della direttiva.

Le norme armonizzate in materia di Sicurezza Macchine si dividono in tre gruppi:

  • Norme tecniche di tipo A: sono norme di base, generali con i principi di progettazione di base;
  • Norme tecniche di tipo B: definite norme di gruppo, sono più specifiche delle norme A;
  • Norme tecniche di tipo C: definite come norme di famiglie di macchine e contengono i requisiti di sicurezza per una tipologia di macchina.

UNI EN ISO 12100

Sicurezza del macchinario - Principi generali di progettazione - valutazione e riduzione del rischio

La presente norma di tipo A specifica la terminologia di base, i principi e una metodologia per il raggiungimento della sicurezza nella progettazione di una macchina. In essa sono specificate le basi per la valutazione dei rischi e la riduzione degli stessi, aiutando i progettisti a raggiungere questo obiettivo. Questi principi si basano sulla conoscenza e l’esperienza della progettazione, dell’utilizzo, degli incidenti, degli infortuni e dei rischi associati al macchinario. Le procedure descritte servono a valutare i pericoli e stimare i rischi durante tutto il ciclo di vita della strumentazione. La norma è utilizzata come base per la preparazione delle norme di sicurezza di tipo B o C.

Qui di seguito un elenco non esaustivo delle norme più importanti in materia di Sicurezza del Macchinario:

UNI EN ISO 13849

Sicurezza del macchinario – Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza

La norma specifica i requisiti di sicurezza e le linee guida sui principi di progettazione e integrazione di parti di sistemi di comando (compresa la progettazione del software).

UNI EN ISO 13850

Sicurezza del macchinario – Arresto di emergenza – Principi di progettazione

Relativa ai sistemi e ai dispositivi di arresto d’emergenza delle macchine.

UNI EN ISO 13855

Sicurezza del macchinario – Posizionamento dei mezzi di protezione in funzione delle velocità di avvicinamento di parti del corpo umano

La norma stabilisce il posizionamento dei mezzi di protezione immateriali specificando i parametri basti sui valori delle velocità di avvicinamento delle parti del corpo umano e fornendo un metodo per determinare le distanze minime tra una zona pericolosa e la zona di rilevamento o il dispositivo di azionamento dei mezzi di protezione.

UNI EN ISO 13857

Sicurezza del macchinario – Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori

Relativa al posizionamento dei mezzi di protezione materiali, stabilisce le distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento delle zone pericolose con gli arti.

UNI EN ISO 14119

Sicurezza del macchinario – Dispositivi di interblocco associati ai ripari – Principi di progettazione e di scelta

La norma specifica i principi per la progettazione e la scelta, indipendentemente dalla fonte di energia, dei dispositivi di interblocco associati ai ripari.

UNI EN ISO 14120

Sicurezza del macchinario – Ripari – Requisiti generali per la progettazione e la costruzione di ripari fissi e mobili

L’obiettivo principale dei ripari fissi o mobili descritti nella norma è la protezione fisica delle persone dai pericoli di natura meccanica. La norma 14120:2015 non si applica alla progettazione dei ripari dotati di interblocco, trattati invece dalla UNI EN ISO 14119:2013. A differenza della norma precedente la nuova 14120 incide nel campo della sicurezza introducendo una serie di nuovi criteri di progettazione e di scelta dei materiali per la costruzione dei ripari di sicurezza, in funzione anche dello svolgimento di test di resistenza.

CEI EN 60204

Sicurezza del macchinario – Equipaggiamento elettrico delle macchine

La norma dà le prescrizioni e le raccomandazioni relative all’equipaggiamento elettrico delle macchine, in modo da raggiungere la sicurezza delle persone e dei beni; la congruenza delle risposte ai comandi; la facilità della manutenzione. La norma si applica a equipaggiamenti elettrici o parti di essi alimentati con tensioni nominali non superiori a 1000V CA) o non più di 1500 V (CC) e con frequenze nominali non superiori a 200Hz.

CEI EN 62061

Sicurezza del macchinario – Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici o elettronici programmabili correlati alla sicurezza

La norma specifica prescrizioni e propone raccomandazioni per la progettazione, l’integrazione e la validazione di sistemi di controllo (SRECS). La norma si applica ai sistemi di controllo utilizzati individualmente o in associazione per eseguire funzioni di controllo relative alla sicurezza su macchinari non mobili e non portatili mentre sono in funzione.

Le norme tecniche sono disponibili sul sito dell’ente italiano di normazione UNI.

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